È il nome dell’antica
città Greca sede dell’amministrazione
e dello svolgimento dei giochi olimpici ma anche
luogo di culto di grande importanza, come testimoniano
i resti di antichi templi, teatri, monumenti e
statue, venuti alla luce dopo gli scavi effettuati
nella zona dove la città originariamente
sorgeva.
Olimpia era incastonata in una valle situata lungo
il corso del fiume Alfeo, nell’Elide, presso
la località di Pisa. La città possedeva
molti edifici, alcuni dei quali venivano usati
come dimora dagli atleti che partecipavano ai
giochi, detti appunto olimpici, che si svolgevano
ogni quattro anni in onore di Zeus.
In questo luogo venne compilato per la prima volta
nel 776 a.C. un elenco di vincitori: è
possibile da ciò desumere che si trattasse
dell’esito delle prime Olimpiadi storicamente
accertate.
Olimpia comprendeva un recinto sacro, l’Altis,
della lunghezza di 200 mt. e largo 177 mt. situato
in posizione sopraelevata rispetto alle altre
costruzioni e al cui interno sorgevano i più
importanti monumenti di culto e gli edifici
adibiti all’amministrazione dei giochi.
Sul lato sinistro dell’Altis erano situati
lo stadio e l’ippodromo, mentre sul lato
destro vi erano la palestra ed il ginnasio al
cui interno gli atleti che volevano partecipare
ai giochi dovevano allenarsi almeno un mese
prima dell’inizio delle gare.
Il più famoso tempio di Olimpia era
quello eretto in nome di Zeus, internamente
si trovava la statua del dio realizzata da Fidia
nel 430 a.C. , inserita tra le sette meraviglie
del mondo.
L’Heraion era invece il tempio dedicato
alla dea greca Era (Giunone per la mitologia
romana – regina degli dei) , uno dei più
antichi edifici dorici di cui oggi si possono
ammirare i resti ed al cui interno venivano
custodite le corone di alloro riservate ai vincitori
dei giochi.
Una delle vie principali di Olimpia era fiancheggiata
da dodici thesauroi, i templi votivi al cui
interno venivano custoditi i tesori delle città
che partecipavano ai giochi; vi era inoltre
un edificio circolare, il Philippeion, eretto
nel VI secolo a.C. in onore di Filippo II re
di Macedonia.
I primi scavi effettuati nella città
di Olimpia vennero eseguiti da un gruppo di
archeologi francesi nel 1829, seguito poi da
un gruppo di tedeschi tra il 1875 ed il 1881,
i quali evidenziarono l’esistenza delle
piante di molti edifici. Durante gli scavi successivi
vennero poi riportati alla luce – oltre
alla famosa statua di Ermes e Dionisio, opera
dello scultore Prassitele – diverse altre
statue, altari, oggetti votivi in bronzo e in
marmo.